Intervento del segretario generale della Cgil Bat, Luigi
Antonucci, in merito al fatto che a Barletta le commemorazioni per la Festa della Liberazione si
terranno con un giorno d’anticipo.
“Ci sono date simbolo che per la loro importanza hanno
l’obbligo di essere ricordate e celebrate; non possono essere vissute come una
festa qualsiasi. Il 25 aprile è una di queste e, come alcune altre, deve
rimanere fissa e ben presente nell’immaginario collettivo”. Commenta così Luigi
Antonucci, segretario generale della Cgil Bat la decisione dell’amministrazione
di Barletta di anticipare le solenni commemorazioni della Festa della
Liberazione alla giornata del 24.
“È come se, per qualche inspiegabile ragione, – prosegue
Antonucci – decidessimo di festeggiare Capodanno alla mezzanotte del 30 di
dicembre o anticipare, in caso di necessità, al 14 il Ferragosto. Lo faremmo
mai? Perché, invece, a Barletta il 25 aprile viene celebrato il 24? È impensabile
che la Liberazione
dell’Italia, una delle più importanti pagine della nostra storia, venga
ricordata un giorno prima o uno dopo a piacimento. Il 25 aprile è il 25 aprile
e tale deve restare”.
“Noi della Cgil, insieme alla sezione provinciale
dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, abbiamo voluto ricordare il
sacrificio dei tanti giovani morti per la libertà del Paese con dei manifesti
che abbiamo fatto affiggere in tutti i comuni della provincia per non dimenticare,
citando Piero Calamandrei ‘i luoghi dove è nata la nostra Costituzione, le
montagne dove caddero i partigiani, le carceri dove furono imprigionati e i
campi dove furono impiccati’. Se avessimo saputo avremmo scritto sulle
locandine destinate a Barletta 24 e non 25 aprile”.
Ufficio Stampa CGIL BAT
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