Cgil e terzisti manifatturieri, ad
un anno dalla morte delle operaie, siglano intesa per la sicurezza sul lavoro.
La firma avverrà alla presenza del presidente Nichi Vendola, dell’assessore al
welfare della Regione Puglia e del sindaco di Barletta.
___________________
Un protocollo d'intesa contro il
lavoro “nero” verrà siglato il prossimo 3 ottobre, ad un anno dal crollo di via
Roma, alla presenza del presidente Nichi Vendola, dell’assessore al welfare
della Regione Puglia e del sindaco di Barletta, tra la Cgil, la Filctem e “Cinque stelle”,
il consorzio dei terzisti manifatturieri dedicato alle donne, quattro operaie
di un opificio che lavoravano “in nero” e la figlia del proprietario
dell'azienda, sepolte vive dalle macerie nella sciagura. L’accordo seguirà il
bando regionale di aiuti alle piccole e medie imprese, pubblicato lo scorso
mese di agosto, finalizzato ad incentivare l’associazionismo d’impresa promuovendo
la cultura della legalità, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’occupazione
stabile, con particolare riferimento al lavoro femminile, attraverso forme di
welfare aziendale.
“L’intesa giungerà a compimento
di un lungo anno di lavoro nel quale la
Cgil – spiega Francesca Abbrescia, segretaria Cgil Puglia – ha
dialogato, insieme alla Filctem, con il sistema d’impresa ‘sano’ per
l’emersione dal lavoro ‘nero’. I terzisti si impegneranno, siglando questo
accordo, a trasferire le proprie imprese, operanti nel centro abitato,
nell’area di insediamento produttivo di via Trani per poter così produrre nel
rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Inoltre, il
consorzio si impegnerà ad assumere il personale con contratti di lavoro a tempo
indeterminato part-time garantendo, però, la trasformazione degli stessi in rapporti
a tempo pieno nell’arco di quattro anni. Non solo, nell’accordo sarà prevista
anche la costituzione di un marchio unico d’impresa ‘Libera dal lavoro nero’. La Regione ed il Comune monitoreranno
costantemente lo stato di avanzamento del progetto”.
La sigla del protocollo avverrà
il 3 ottobre, alle ore 11.15, presso la Sala
Giunta del Comune di Barletta, a poche centinaia di metri dal
luogo della tragedia, alla presenza dell’assessore al welfare della Regione
Puglia, Elena Gentile, del sindaco della città, Nicola Maffei, della segretaria
nazionale della Cgil, Serena Sorrentino, del segretario generale della Cgil
Puglia, Giovanni Forte, della segretaria della Cgil Puglia, Francesca Abbrescia,
del segretario generale della Filctem Puglia, Vito De Mario e del segretario
generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci. Interverrà il presidente della
Regione Puglia, Nichi Vendola.
Dopo la sottoscrizione
dell’accordo, alle ore 12.00, i rappresentanti delle istituzioni e del
sindacato si recheranno in via Roma per deporre, ad un anno esatto dalla
tragedia, una corona alla memoria delle cinque giovani donne morte nel crollo.
La sigla del protocollo sarà
preceduta, alle ore 10.00, presso la sala consiliare del Comune di Barletta, da
un’assemblea regionale dei lavoratori della Filctem, la federazione italiana
lavoratori chimica tessile energia e manifatture. Nel corso dell’incontro
saranno illustrati i dettagli dell’intesa.
“Stiamo tentando – commenta Vito De
Mario, segretario generale Filctem Cgil Puglia – di promuovere una cultura
della legalità e dei controlli, lo facciamo partendo da Barletta luogo in cui,
come disse nel giorno dei funerali la segretaria nazionale della Cgil, Susanna
Camusso, si è consumata una delle più grandi stragi sul lavoro del Paese perché
quelle donne stavano lavorando in un luogo non idoneo. Dopo lo sgomento ed il
dolore – aggiunge De Mario – abbiamo deciso di avviare una seria riflessione su
come far ripartire un’economia legale in Puglia e nel Mezzogiorno. La sigla di
quest’accordo sarà la testimonianza di come da un dramma di tali proporzioni
possa farsi largo la speranza. Il nostro auspicio è che l’esperienza di
Barletta sia una buona pratica da estendere anche in altri distretti
produttivi, non solo pugliesi”.
“In un momento storico in cui il
sommerso rappresenta ancora una percentuale importante del Pil in Italia, dalla
nuova provincia pugliese vogliamo far partire una ‘rivoluzione’. È questa la
pagina che – conclude il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci – scriveremo
il 3 ottobre insieme al sistema d’impresa, Comune e Regione. Un nuovo inizio
che speriamo riporti l’economia della città ai tempi d’oro, quando questo territorio
era la culla del Tac, prima cioè che arrivasse la concorrenza internazionale a
spazzare via la filiera del tessile. Le imprese non ce l’hanno fatta a reggere
ed hanno cominciato a risparmiare su tutto, innanzitutto sulla sicurezza. Per
uscire dalla crisi bisogna individuare delle priorità: la nostra è incentivare
l’occupazione. Risolvendo questa emergenza avremo posto le basi per rimettere in
moto la macchina dello sviluppo in questa terra”.
Ufficio Stampa CGIL BAT
Nessun commento:
Posta un commento