mercoledì 2 gennaio 2013

Protocollo sicurezza sul lavoro, Cgil Bat: “Un impegno mantenuto ed un’occasione per il futuro”


Resoconto conferenza stampa della Cgil di Barletta – Andria – Trani sul bilancio dell’attività svolta e gli obiettivi per il 2013.


“Il 2012 si chiude con un grande impegno mantenuto: la firma, lo scorso 3 ottobre a Barletta, in occasione dell’anniversario della morte delle cinque donne sepolte nel crollo di via Roma, del protocollo per la legalità e la sicurezza sui luoghi di lavoro”. È quanto dichiarato dal segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, nella conferenza stampa di fine anno che si è tenuta presso la sede provinciale in via Guido Rossa ad Andria.

“Cgil, Filctem, Regione Puglia, Comune di Barletta e consorzio ‘5 stelle’ hanno insieme creato – ha spiegato Antonucci – un’opportunità e raggiunto un risultato storico: le aziende avranno una sede appropriata in cui produrre nel rispetto delle leggi sulla sicurezza e le lavoratrici ed i lavoratori vedranno applicati i contratti nazionali di settore ed il riconoscimento della certezza dei loro diritti”. Il numero uno del sindacato ha ricordato inoltre, così come annunciato in occasione delle celebrazioni del primo maggio, che “la Cgil, nell’udienza preliminare del prossimo 10 gennaio, chiederà di costituirsi parte civile nel processo in cui si accerteranno le responsabilità della morte delle quattro operaie e della figlia del titolare dell’opificio”.

L’impegno del sindacato a favore della sicurezza sui luoghi di lavoro si è concretizzato anche con la creazione, insieme all’Inca, di uno sportello che svolgerà una funzione di assistenza, tutela e patrocinio, nei rapporti tra aziende, medico e lavoratore. Il progetto è stato presentato durante un seminario, “Proteggi il lavoro”, che si è tenuto ad Andria nel mese di novembre al quale hanno partecipato i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ed i delegati.

Rispetto alla situazione lavorativa del territorio il segretario generale ha parlato di “numeri impietosi” riferendosi alla disoccupazione giovanile che si attesta al 70%, non va meglio per le donne: una su due nella Bat non ha un impiego. “Chi un lavoro ce l’ha ancora, deve fare i conti, sempre più spesso, con gli ammortizzatori sociali: sono state presentate istanze di Cig in deroga nella nostra provincia, nel periodo da gennaio a dicembre 2012, per 2.775 unità. Si tratta di un totale di 1.703.958 ore da erogare entro la fine dell’anno. Senza parlare della cassa integrazione straordinaria ed ordinaria che ha raggiunto livelli inimmaginabili”.

“Continueremo a portare avanti le piccole e grandi vertenze: quella della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie dove a rischio ci sono 400 posti di lavoro, quella del Centro Ricerche Bonomo di Andria e quelle che riguardano i lavoratori delle piccolissime aziende, come le cooperative, dove basta un cambio di appalto per far ‘saltare’ il posto di lavoro di decine di persone. Ci batteremo con impegno sempre maggiore per la salvaguardia dell’occupazione, partendo anche da un più stretto rapporto con il mondo dell’impresa con cui abbiamo concordato una serie di iniziative comuni che ci vedranno impegnati già dai primi mesi dell’anno prossimo”.

“Mi piace ricordare – ha proseguito Antonucci – anche due importanti appuntamenti antimafia che hanno caratterizzato il 2012 ed ai quali la Cgil Bat era presente: il 24 maggio siamo stati a Corleone per i funerali di Placido Rizzotto dove abbiamo portato una pietra per costruire il sepolcro del giovane sindacalista e l’arrivo della Carovana Antimafia a Barletta. Non possiamo dimenticare anche il successo nelle elezioni delle Rsu nelle quali la Cgil Bat ha confermato la sua forte presenza sul territorio e ancora le nostre proposte anticrisi a Barletta, comune nel quale la Funzione pubblica ha vinto un ricorso contro l’amministrazione per ‘condotta antisindacale’ per aver violato l’obbligo dell’informativa preventiva alle organizzazioni sindacali e aver, con delibere di Giunta, approvato le modifiche al ‘Regolamento per l’organizzazione del sistema di direzione’ e la ‘Nuova struttura organizzativa’. Anche la battaglia per la stabilizzazione del personale nella scuola ha portato i suoi frutti, la Federazione lavoratori della conoscenza ha vinto molti ricorsi contro il Miur presentati dai precari che hanno visto così riconosciuti i propri diritti. Degni di nota sono gli interventi della Flai a favore degli immigrati con l’istituzione anche di sportelli informativi presso alcune Cdl della Provincia e la presenza ad Andria del segretario generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, che ha tenuto una lectio magistralis all’istituto Colasanto sul valore della Resistenza. Infine, la grande manifestazione del 14 novembre ad Andria, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil, caratterizzata da un’unica voce ‘lavoro, lavoro, lavoro’ e nella quale abbiamo registrato una massiccia partecipazione degli addetti della Fillea”.

In conclusione Antonucci rivolgendosi agli amministratori locali auspica “un intervento più incisivo, nei limiti del possibile, su due fronti: contrattazione sociale per garantire un’azione diretta sui problemi dei più deboli e creazione di nuovi posti di lavoro, ciascuno per le proprie competenze. La politica sia più presente e attiva e non si ricordi dei problemi della povera gente solo durante le campagne elettorali”.

Il segretario generale non ha risparmiato anche stoccate all’ex Premier Mario Monti che ha definito la Cgil “arcaica e conservatrice”. “Se essere arcaici e conservatori – ha commentato Antonucci – significa proteggere i diritti di lavoratori e dei pensionati allora sì, lo siamo e ne siamo orgogliosi. La verità è che è stato il professore ed il suo Governo a farci tornare indietro di 30 anni nella storia del lavoro e dei diritti. Una considerazione: se una delle medaglie che l’esecutivo Monti si è appuntata al petto è quella dell’abolizione dell’Art 18 e dell’accordo sulla produttività, queste cose non creeranno un solo posto di lavoro. Non lo dice l’arcaica Cgil ma l’Istat”.
Ufficio Stampa CGIL BAT

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