I lavoratori dell’Ambrosia Technologies, l’azienda milanese
che gestisce il servizio di ristorazione e pulizia alla Casa Divina Provvidenza
di Bisceglie, sono senza stipendio da due mesi. Presidio davanti alla sede
di Molfetta.
“Da due mesi non porto un
centesimo a casa, ho famiglia. Come faccio a tirare avanti così?”. È lo sfogo
di Antonio, uno dei lavoratori dell’Ambrosia Technologies srl che ha
partecipato al presidio davanti ai cancelli della sede di Molfetta dell’azienda.
La società milanese si occupa della gestione del servizio di preparazione pasti
e di pulizia presso la Casa Divina
Provvidenza di Bisceglie. “Noi non vogliamo il male dell’azienda, anzi, abbiamo
bisogno di lavorare e guadagnare. È necessario – prosegue Antonio – che
qualcuno pensi anche al nostro futuro”.
Sono una cinquantina gli addetti
dell’Ambrosia che lavorano nella sede di via Olivetti a Molfetta,
duecentocinquanta in totale nei tre impianti nel mezzogiorno (gli altri sono Potenza
e Foggia), che da due mesi non percepiscono lo stipendio. Questa mattina un gruppo
di lavoratori ha dato vita ad un presidio davanti ai cancelli dell’azienda per
chiedere lo sblocco immediato dei salari ed il riconoscimento dei propri
diritti. Hanno partecipato al sit-in il segretario generale della Cgil Bat,
Luigi Antonucci e Giovanni Dalò, segretario generale Filcams Cgil Bat.
“Nei giorni scorsi – spiega
Giovanni Dalò, segretario generale Filcams Cgil Bat – abbiamo incontrato i
vertici dell’azienda che, sostenendo la crisi di liquidità momentanea, ci hanno
spiegato il motivo del ritardo nei pagamenti degli stipendi, garantendoci che
avrebbero provveduto al più presto a sanare la situazione e prendendo dei
precisi impegni. Ma intanto i giorni sono passati e nessuna notizia è giunta. Ritardi
nei pagamenti c’erano già stati in passato nonostante le nostre continue prese
di posizione. Ricordiamo che il 90% del personale ha un contratto di tipo
part-time: si tratta di gente che ha famiglia, non può aspettare ancora, ha
bisogno di risposte subito. Restiamo in attesa – conclude Dalò – di un altro incontro
per discutere della situazione e tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei
lavoratori dell’azienda. Se la situazione non migliorerà siamo pronti ad andare
avanti nelle azioni di lotta.”
Ufficio Stampa
Cgil Bat
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